L’osservazione della natura ci suggerisce con la massima evidenza la presenza del ritmo nell’universo. La ciclicità del giorno e della notte, le onde marine che continuamente si succedono, i battiti del nostro cuore, il nostro respiro, fanno capire che il ritmo è qualcosa di fortemente connesso al movimento che si ripresenta regolarmente nel tempo. Questo effetto pulsante può essere avvertito anche nel linguaggio dove le sillabe sono raggruppate secondo un certo ordine e con determinati accenti. Si pensi all’importanza del ritmo nella composizione poetica. In musica, ove il ritmo è probabilmente pervenuto alla sua più alta e cosciente sistemazione, questa regolare pulsazione o battito, si presenta in gruppi Binari (2 battiti) o Ternari (3 battiti) oppure in combinazioni ottenute dalla loro unione. I battiti compresi prima della loro ripetizione formano la battuta che è indicata da una linea verticale nella partitura. Per indicare il tempo si ricorre alle frazioni matematiche; dove nel numeratore viene indicato il numero di battiti, mentre nel denominatore la loro durata. Ad esempio il tempo di 2/4 indica due battiti (di cui il primo accentato) della durata di un quarto ciascuno . Continua a leggere