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Breve storia della Computer Music parte 2
La tecnologia ha seguito un percorso parallelo allo sviluppo della musica. Dagli antichi flauti e dagli strumenti a corda, fino alla complessa meccanica dei pianoforti del XIX secolo, passando per carillon medievali e strumenti rinascimentali, la musica, non è mai stata restia nell’ incorporare gli ultimi sviluppi delle scoperte tecnologiche. Continua a leggere
La sintesi sonora additiva
La sintesi additiva rappresenta la forma primordiale di generazione sonora. Essa è finalizzata alla creazione/emulazione di timbri di una certa complessità, come quello di un qualsiasi strumento musicale acustico od elettronico. Si fonda sul principio della serie di Fourier la quale prevede che una funzione periodica può essere scomposta in una serie di funzioni sinusoidali fondamentali; nel nostro caso le onde acustiche di un suono. Continua a leggere
Breve storia della Computer Music (Parte 1)
La computer music è una disciplina che si pone a metà tra l’attività artistica e quella scientifica. Essa prende il meglio di entrambe queste attività. La sua finalità non è comunque l’arido tecnicismo, bensì una ricerca estetica che pone in primo piano la creatività. La creazione di algoritmi di sintesi o di processi di composizione timbrica sono sempre dei mezzi che vengono in ultima analisi vagliati dalla sensibilità del musicista che li usa. Così come la struttura formale dei brani musicali non è semplicemente una velleità intellettualoide dei compositori bensì un vero e proprio espediente estetico funzionale alla qualità artistica delle composizioni, allo stesso modo il lavoro programmazione di algoritmi compositivi e di sintesi sonora che precede la stesura di una composizione non è fine a sé stesso, ma è funzionale alla creazione di sonorità e configurazioni acustiche inedite sulle quali basarsi per esprimere un nuovo pensiero artistico. Continua a leggere
Le schede audio
Nell’infinità di marche e modelli spesso diventa difficile orientarsi nell’acquisto di una scheda audio, la prima cosa da fare a mio avviso e cercare di capire quali siano le nostre esigenze, ovvero, se lavoriamo essenzialmente su suoni campionati dovremmo preoccuparci della qualità dei convertitori D/A, ovvero di quei circuito che codificano il segnale da digitale ad analogico. Viceversa, se pensiamo Continua a leggere