Il canale Disey + ha recentemente trasmesso la mini serie televisivaThe Beatles: Get Back. Il documentario del 2021 diretto da Peter Jackson mostra per intero tutte le fasi della creazione dell’album “Let it be” e la pianificazione della prima esibizione dal vivo dopo tre anni di assenza. Il documentario mostra integralmente lo storico concerto sul tetto. Osservare da vicino la genesi e lo sviluppo di brani del calibro di “Don’t let me down”, Something o Get back merita solo per questo la visione del documentario.
Non sono tutte rose e fiori però, non mancano i momenti di tensione tra i quattro, considerando che da lì a qualche mese i beatles come gruppo non esisteranno più. Avranno solo il tempo di incidere un altro disco, quello con le striscie pedonali più famose del mondo, ovvero Abbey Road, ancora migliore a mio avviso di Let it be.
Un altro momento magico e l’arrivo di un loro amico: l’ipertalentuoso tastierista Billy Preston che aggiunge un tocco gospel ai brani. Il quinto Beatles che suggella una perfetta alchimia.
Il terzo episodio è il preludio di quello che sarà l’ultimo concerto dei quattro di Liverpool che si tenne sul tetto del palazzo dove facevano le prove. La scena più divertente è quando, durante il concerto, qualcuno chiamò la polizia che minacciò molto gentilmente di arrestare tutti se non avessero immediatamente smesso, mi fermo quì per non fare lo spoiler.
Quando i Beatles si sciolsero nessuno di loro aveva compiuto 30 anni, avevano gia fatto tutto scrivendo oltre 300 canzoni in appena sette anni di attvità. Creando il prog-rock, la psichedelia,l’Heavy metal ed un’infinità di altri generi. Non ho dubbi sul fatto che siano stati la migliore band di sempre.